L’estensore di queste domande si ricorda con chiarezza un Fabio Fazio imitatore accanto a Raffaella Carrà e Loretta Goggi. Più di vent’anni dopo, lei è uno dei più stimati conduttori televisivi italiani e ha intervistato le più grandi personalità del panorama politico, artistico e imprenditoriale. A questo proposito, la creatività è un ambiente dove si può crescere molto, professionalmente e umanamente? Cosa potrebbe insegnare al Paese in questo senso l’Industria Creativa?

L’aspetto creativo è un aspetto trasversale a qualunque professione, a qualunque mestiere uno faccia. Stimolare questo aspetto creativo anziché sopirlo nel meccanicismo delle stesse azioni, delle stesse cose significa avere cittadini migliori, avere prodotti migliori e anche un PIL migliore probabilmente. Credo che l’Industria della Creatività sia molto sottovalutata rispetto ai numeri che genera. Non ci si rende conto che in realtà il sistema di cui facciamo parte è un sistema gigantesco molto più importante di quello che vediamo perché noi ne percepiamo piccoli pezzi. In realtà è molto più connesso, è molto più capillare e quindi probabilmente andrebbe molto più sostenuto. Dopodiché, siccome credo che nella vita il fine ultimo sia quello di star bene, facciamo un mestiere per cui in realtà dovremmo cercare di costruire benessere e quindi in realtà è un mestiere importantissimo: non è svago, fare musica, fare arte, fare persino comunicazione in un certo modo probabilmente, se fatta bene, rende migliore tutto e tutti e questo secondo me è un valore incommensurabile.

La creatività è probabilmente l’opportunità più bella di cui si può disporre. La soddisfazione che ti da riuscire a costruire la sedia esattamente come l’avevi immaginata e essere capaci di modellare un pezzo di legno quando vuoi fare qualcosa o un abito se lo stai cucendo o mentre lo stai disegnando, inventando o nel nostro caso della televisione o della musica: hai delle note in testa che diventano una canzone o hai delle immagini in testa che diventano poi una storia o un programma televisivo.

La creatività è la prima vera fuga che tu puoi fare da un luogo magari chiuso dal punto di vista fisico.

Quando uno studente finisce il liceo è chiamato a scegliere un’università che possa garantirgli un futuro, per cui medicina, economia, ingegneria o simili. Ma c’è una professionalità nel mondo creativo tra quelle a lei note su cui lei pensa si possa investire per costruire un futuro?

Credo che mai come oggi sia fondamentale seguire la passione. La passione unita alla competenza. Quello che secondo me manca è davvero la competenza. Se unitamente alla passione, ci fosse la competenza, anziché pensare che ci sia già tutto su Wikipedia, ecco se noi pensassimo che in realtà qualcuno le cose deve saperle se no nessuno le scriverebbe… ecco se questo qualcuno fossimo anche noi, quella competenza, in un mondo dove il tutto sarà sempre più presente, secondo me, diventerà ogni giorno più preziosa, ogni giorno più richiesta.

Infine avremmo il piacere di chiederle una frase o uno slogan, di sua invenzione, a supporto del progetto Italia Creativa.

Non è tanto uno slogan quanto probabilmente una riflessione a voce alta: per quanto possibile cercare di fare bene quello che si deve fare e mi pare già una cosa importante e anche difficile.

Foto Ufficio Stampa RAI

Per quanto possibile cercare di fare bene quello che si deve fare e mi pare già una cosa importante e anche difficile.

Fabio Fazio