Quotidiani e periodici
Soluzioni innovative per l’integrazione proficua di prodotti tradizionali e digitaliScarica il capitolo
Valore economico 2015
Occupati 2015
Variazione valore diretto
2014-2015
%
Variazione occupati
2014-2015
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Una vista olistica della filiera creativa di Quotidiani e Periodici
Il settore Quotidiani e Periodici presenta una filiera piuttosto lineare, tuttavia ogni fase prevede numerose attività che vengono svolte da attori, con ruoli e profili professionali spesso molto diversi tra loro. La complessità del settore non sta dunque nell’articolazione delle fasi, quanto nelle numerose attività sottostanti e nelle interazioni che si generano tra gli attori coinvolti.
Tracciando la filiera di settore possiamo individuare le fasi rappresentate nella figura riportata di seguito.
Le testimonianze
Maurizio Costa
Pres. FIEG e Pres. RCS Mediagroup
Virman Cusenza
Dir. Il Messaggero
Ferruccio De Bortoli
Pres. Casa Editrice Longanesi
Antonio Greco
Pres. ANES e AD Fiera Milano Media
Marcello Miradoli
Global Digital Marketing & Sales Director Wolters Kluwer e Pres. ANES Digital
Carlo Perrone
Vice-pres. Italiana Editrice e Vice-pres. ENPA
Beppe Severgnini
Giornalista e Scrittore
Luigi Vicinanza
Dir. L’Espresso
Hanno detto
Bisognerebbe smetterla con questa diatriba tra privato e pubblico, soprattutto nella gestione dei beni culturali. Bisogna creare un sistema, un sistema italiano. […] Ognuno pensa di essere l’ombelico del mondo in questo Paese, mentre bisognerebbe mettersi tutti insieme. Dobbiamo avere orgoglio di quello che siamo ed essere tutti testimoni e ambasciatori della creatività italiana.
Ferruccio de BortoliDobbiamo imparare in questo Paese a fare progetti sapendo che non ne godremo i risultati nell’immediato. Facciamo qualcosa per vedere i risultati subito. Occorre capire che i vantaggi ed i risultati arrivano dopo; ma la loro attesa può essere accompagnata, ad esempio, da orgoglio, dalla soddisfazione di fare la cosa giusta. Questa è la gratificazione per chi opera.
Beppe SevergniniIl settore riuscirà ad evolvere se andrà oltre il concetto naïf di creatività e cultura. Le nozioni di mestiere e di artigianalità, che sono componenti chiave, dovranno evolvere all’interno di un modo di fare azienda più moderno, guidato dalla tecnologia ma anche da un sostanziale cambiamento di mindset. L’innesto di nuove generazioni e di professionalità già sviluppatesi nel nuovo contesto dovrà consentire di strutturare e rendere sostenibile un settore che altrimenti rischia la deriva. Questo permetterà di non perdere le energie e gli slanci propri appunto dei concetti di creatività e cultura.
Marcello MiradoliIl modo migliore per garantire alla carta un futuro è quello di difendere la tradizione, innovandola al contempo: è lo sforzo che tutto il nostro settore deve fare, puntando al cuore delle questioni più rilevanti. Che cosa vogliono i lettori? Vogliamo davvero giornali di carta così pieni di pagine, così generalisti? O dobbiamo invece “ritornare alle origini”, selezionando ancor di più, noi giornalisti per primi, le notizie e gli approfondimenti da offrire ai lettori? Prima della seconda guerra mondiale, un giornale aveva pochi fogli: forse le risposte di cui abbiamo bisogno oggi sono fatte anche di essenzialità.
Luigi VicinanzaPensare ad un nuovo business model per affrontare l’avvento del digitale sarà la sfida più importante dei prossimi anni, non solo per il nostro Paese ma anche a livello internazionale. Stiamo navigando in un periodo difficile, ma è proprio nei momenti di crisi più intensi che si è stimolati a cercare soluzioni innovative.
Carlo Perrone