Le attività letterarie sono adeguatamente sostenute nel nostro Paese sia a livello pubblico sia privato?
Direi proprio di no. Manca l’idea che i libri portano pensiero, consapevolezza, allargano le coscienze e sono una formidabile strumento di crescita.
Che cosa suggerirebbe ad un giovane per intraprendere la carriera dello scrittore in modo professionale?
Prima di tutto di leggere moltissimo, ma non solo i best seller americani che si trovano in cima alle classifiche, bensì i classici. E poi gli consiglierei di scrivere molto, tutti i giorni, senza avere l’ossessione della pubblicazione.
Che impatto ha avuto la rivoluzione digitale sul sua attività di scrittore?
Dal punto di vista pratico: una grande conquista. La macchina da scrivere aveva tante limitazioni. Basta pensare alle magiche parole: Salva con nome, per capire l’importanza del computer. Dal punto di vista della scrittura: poco o niente. Io scrivo e riscrivo tante volte lo stesso testo, proprio come facevo con la macchina da scrivere.
Foto di Giuseppe Moretti
I libri sono un formidabile strumento di crescita.
Dacia Maraini