Parliamo del valore della creatività: che cosa è per lei? Che ruolo ha nel suo lavoro?
La creatività è una necessità in qualsiasi opera e progetto. Quando non c’è la creatività secondo me ci deve essere silenzio. Soltanto quando c’è la creatività allora si può fare un lavoro vero e proprio.
Cosa suggerirebbe di fare per valorizzare i talenti nazionali e in particolare i giovani? Secondo lei esiste in Italia un contesto “favorevole” all’emergere di giovani artisti? Se no, cosa dovrebbe cambiare secondo lei?
I giovani sono una generazione che vive una realtà e vuole poi raccontarla utilizzando varie forme d’espressione. Credo, quindi, che dovrebbero esserci più spazi in tutte le dimensioni mediatiche, dalla televisione alla radio: dovrebbero essere più aperte ai giovani, perché secondo me hanno tante cose da dire.
Spesso non è chiaro al pubblico quante persone siano occupate nella filiera creativa: di quali e quanti “collaboratori” si avvale e che ruolo hanno nel successo del suo lavoro?
In tutta la filiera creativa ci sono tantissime persone che contribuiscono alla realizzazione di un progetto: non è chiaramente solo l’artista a rappresentare quello che fa, ci sono anche tantissime altre persone che lavorano. Ad esempio, io ho la casa discografica, la manager, il social manager, un team di produzione musicale composto dal produttore e un gruppo di autori che scrive con me. Io scrivo i miei pezzi ma spesso co-scrivo con degli autori. Poi nella realizzazione di un disco fisico c’è chi prepara il booklet, o il digipack nel mio caso, per il quale ci siamo affidati ad una illustratrice.
Il digitale ha dato la possibilità di raggiungere più facilmente milioni di utenti. Lei ha una pagina Facebook con più di 200.000 “like” e un sito internet dedicato. Come questi nuovi canali impattano il suo lavoro di artista e quello delle persone che lavorano con lei?
Quando si ama veramente la musica, la musica alla fine ti dà sempre qualcosa in cambio. Credo che il concetto di musica e di fare musica si basi sulla condivisione e sulla comunicazione di contenuti. Il digitale sicuramente aiuta. L’avvento dei social network, infatti, ha creato un rapporto quotidiano con l’artista che si segue.
Infine avremmo il piacere di chiederle una frase o uno slogan, di sua invenzione, a supporto del progetto Italia Creativa.
Continuare a vivere la musica e l’arte in maniera artigianale perché è comunque qualcosa che viene da dentro e non va mai dimenticato.