SECONDA EDIZIONE
L’Italia che crea, crea valore.
L’Italia, in particolare, vanta un passato creativo e culturale prestigioso, unico al mondo. Italia Creativa nasce per evidenziare la necessità di sostenere e valorizzare l’Industria della Cultura e della Creatività nel nostro Paese, che rappresenta oggi un valore economico e sociale importante, sia in termini di volume d’affari che di occupazione.
I risultati della seconda edizione Testimonianze della prima edizione
Lettera alle istituzioni
Al Presidente del Consiglio
Al Governo italiano
Ai Parlamentari italiani
Ai Parlamentari italiani in Europa
Leggi la lettera
Prefazione alla seconda edizione (2017)
Dario Franceschini
Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Filippo Sugar
Presidente SIAE
Jean-Michel Jarre
Messaggio del Presidente CISAC
Lo studio si prefigge di valorizzare l’Industria della Cultura e della Creatività in Italia, presentandone una visione globale, quantitativa e qualitativa, di situazione e di prospettiva. Italia Creativa ha analizzato questa industria attraverso lo studio di dieci settori principali.
Nel 2015 l’Industria della Cultura e della Creatività in Italia ha generato un valore economico complessivo di 47,9 miliardi di euro e ha dato occupazione a oltre un milione di persone.
Nella seconda edizione di Italia Creativa si illustrano le analisi e i principali risultati legati a due temi d’interesse trasversale rispetto ai vari settori, sviluppati attraverso il coinvolgimento di più attori e secondo diverse modalità (es. tavole rotonde con associazioni di categoria, interviste ad esperti ed analisi interne EY).
Tutti i dieci settori concorrono a generare i 47,9 miliardi di euro complessivi, mostrando spesso interconnessioni rilevanti. Alcuni ambiti di business sono quindi difficilmente attribuibili univocamente a un settore piuttosto che a un altro.
I dieci settori
La filiera creativa vale quasi 48 miliardi di euro…
Nel 2015 l’Industria della Cultura e della Creatività in Italia registra un valore economico complessivo pari a 47,9 miliardi di euro. L’86% di questi è rappresentato da ricavi diretti, derivanti cioè da attività legate direttamente alla filiera creativa, quali la concezione, la produzione e la distribuzione di opere e servizi culturali e creativi. Il 14% rimanente, invece, deriva da ricavi indiretti, relativi ad attività collaterali o sussidiarie.
...e impiega più di un milione di persone
La filiera creativa occupa nel 2015 oltre un milione di persone, di cui l’86% nelle attività economiche dirette dell’industria.
Con circa 880.000 posti di lavoro, gli occupati diretti nell’Industria della Cultura e della Creatività rappresentano quasi il 4% dell’intera forza lavoro italiana.